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martedì 5 ottobre 2010

una barca in un mare agitato

In questo periodo mi sembra di essere una barca in un mare agitato.
Mi spiego meglio. ovunque volgo lo sguardo vedo aziende che chiudono e laboratori costretti a stop forzati anche di molti giorni. E' una realtà desolante che si compie nella completa indifferenza sia dei politici che dei grandi imprenditori.
Il signore che taglia i miei capi mi ha appena informato che ha perso delle grosse commesse e spera di reperire altro lavoro. Le signore che cuciono per me, ma fino a poco tempo fa anche per altri, mi hanno informato che sono attualmente a casa e sono state costrette ad accettare un lavoro part time in un'azienda che le impiega come magazziniere. Infine la signora specializzata nelle tshirt è in ospedale per il troppo stress. In quest'ultimo caso spero tanto che si riprenda al più presto.
Insomma, nonostante continuino a dire che la crisi sta passando le mie esperienze dirette parlano di tutt'altro.
Mi auguro di poter crescere sempre di più per poter fornire, almeno io, un porto sicuro per queste piccole realtà d'eccellenza che non meritano un destino segnato.

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